Nulla da fare per la Cipir, che a Vanzaghello cede sull’89 a 76 al cospetto di Oleggio Basketball, vedendo così sfumare le possibilità di accesso ai playout in maniera matematica. Ci sono comunque ancora due giornate da giocare, resta la grande crescita di diversi nostri giovani e l’esperienza unica che abbiamo potuto affrontare. Non finisce qui, perché il progetto College, in cui i giovani sono al centro, prosegue con ancora tanti titoli giovanili, anche Nazionali, per cui lottare.
College gioca una partita dai due volti e, dopo aver controllato per gran parte del primo tempo (chiuso avanti 30 a 37), nella ripresa subisce l’esperienza di Oleggio, non riuscendo ad interrompere il flusso offensivo della Mamy che ha poi chiuso sull’89 a 76.
A parlare a fine partita è il Direttore Sportivo Federico Ferrari: “La classifica parla chiaro. Se fosse stato possibile, non avrei comunque cambiato alcun giocatore o membro dello staff con i roster degli altri club di serie B. La scelta di inizio anno era rischiosa e lo sapevamo. Essere una realtà con un’idea e un progetto che si realizza vuol dire anche questo. Altrimenti si rischia di essere come gli altri, una meteora o un progetto da “anno zero”, o ancora peggio una scatola vuota che ogni anno spende denaro per poi vedere azzerato tutto a fine stagione, senza aver costruito niente. Le analisi non vanno mai fatte a caldo, serve tempo per valutare e per continuare a fare sempre meglio. Nelle difficoltà della stagione – prosegue Ferrari -, o ti sciogli, cambi rotta e abbandoni la nave, o prosegui con le tue idee e cerchi di risolvere le problematiche. A College preferiamo la seconda opzione, anche a discapito dei risultati. Dal punto di vista della squadra ho il rammarico di non aver aiutato i ragazzi e lo staff, inserendo un giocatore esperto in più in fase di costruzione della squadra. Dal punto di vista extra campo mi spiace per la famiglia Pirazzi della Cipir. Ci sono stati vicini sempre, con supporto e discrezione, si sono emozionati nel vedere i ragazzi e questo comunque so che per loro è importante. Vogliamo giocare in un palazzetto con una capienza di pubblico idonea. Giocare una stagione intera a porte chiuse non ci ha aiutato e credo che il Club non meriti questa situazione di impianti sportivi per tutto il lavoro sociale, agonistico e per i risultati del club a 360 gradi. Di sicuro non staremo a guardare e non ci fermeremo!”